Un giorno di metà Settembre Cesidio e Massimo stavano passeggiando per via Roma. Eravamo appena usciti dal ristorante "da Nennella" nel mezzo dei quartieri spagnoli. Chi c'è stato conosce sicuramente le particolarità di quel ristorante. Ti trattano male, ti chiamano "ricchione" da quando entri a quando esci, strillano in sala, sparano le botte all'interno del ristorante, ti offendono gratuitamente, ma la gente ci torna sempre. Fanno anche cose simpatiche, ad esempio raccontano barzellette e ti intrattengono con battute sempre pronte. Sicuramente sono mooolto economici. Con 10 € mangi primo, secondo contorno e vino a volontà. E la cosa simpatica è che ci trovi gente di tutti i tipi e di tutte le estrazioni sociali. Laureati, spacciatori, camorristi, delinquenti, professori, avvocati. Insomma è un posto che ti porta a dire "sto a Napoli!". Senz'altro il momento catartico arriva quando devi alzarti perchè ormai è troppo tempo che stai dentro e c'è gente che sta aspettando alla porta per entrare. Iniziano a gridare dal mezzo della sala davanti a tutti "V'nat aììì... Facit a 'mbress ià". Ti fanno sentire l'ultimo cliente della terra.
All'uscita dal ristorante eravamo un po' brilli, ma non eccessivamente. Mentre camminavamo davanti a una vetrina di via Roma, incontrammo due coppie di signori sulla cinquantina. Ci chiesero di fare una foto e, visto che stavano particolarmente allegri perchè erano in vacanza, iniziarono a conversare con noi in inglese. Una coppia era australiana e l'altra neozelandese. Cesidio intratteneva la coppia di australiani e Massimo invece la coppia di neozelandesi. Ci raccontarono della loro esperienza qui in italia, dei posti che hanno visitato e di quelli che ancora dovevano visitare. Ci parlarono del cibo, delle abitudini di noi italiani e delle differenze con gli australiani, insomma i classici discorsi di chi sta in vacanza in un posto nuovo.
Noi, spinti dalla curiosità, iniziammo a chiedere informazioni sull'Australia e sulla Nuova Zelanda. Dissero che lì ormai l'inverno stava per finire, e si stavano avviando verso l'estate. Mi raccontarono che ci sono posti meravigliosi in quella terra lontana, e che se volevamo esplorarla, loro ci avrebbero offerto la loro ospitalità. Noi non ci pensammo più di tanto in quel momento. Riuscivamo solo a dire "magari".
A metà ottobre Massimo, sul punto di laurearsi, propose di farci una bel viaggio. Cesi non aveva molti giorni di permesso dal suo lavoro dato che ad Agosto la sua società è stata chiusa per tre settimane e a Settembre aveva gia` chiesto altri due giorni per andare a Monaco all'Oktober Fest. Così Max disse:«Perchè non c'è ne andiamo in Australia qualche mese, ci troviamo un lavoro, ci facciamo l'estate lì e poi ...». Cesi era un po' confuso all'inizio. Fare quel viaggio significava lasciare il suo lavoro e la bella stanza che aveva trovato qui a Napoli proprio al centro, in via Nardones, a 30 mt da piazza Trieste e Trento. Per quanto riguarda il lavoro, anche se ultimamente non era professionalmente molto motivato dai progetti che aveva per le mani la sua società, si sentiva molto bene con i suoi colleghi e lo stipendio e` niente male. Insomma gli davano una certa stabilità che non era facile ritrovare al suo ritorno dall'Australia. Anche per quanto riguarda la casa, era stato fortunato a trovare una singola in zona centralissima a 215€ al mese. In più si aggiungeva il fatto che si trovava benissimo con i suoi coinquilini. Con Vincenzo, Diego, Michele e Gianvito si sentiva integrato dal primo minuto che era entrato in casa. La sera cucinavano insieme, giocavano a carte, guardavano film nel salone. Invitavano ospiti e facevano spesso bordello.
Insomma partire per Cesi significava lasciare una gran sicurezza per qualcosa di molto incerto, ma certamente molto stimolante. Dopo veri ragionamenti, spinto dalla voglia di scoprire posti nuovi e di non iniziare ad accontentarsi della vita a 25 anni, decise che era il momento per il "grande salto". In una settimana abbiamo fatto il biglietto, il visto per stare in Australia un anno e Cesidio ha dato le sue dimissioni a lavoro. Per Cesi e` come se un terremoto si è abbattuto sulle sue sicurezze. Adesso si ricomincia daccapo, con una delle poche certezze che ci ha accompagnato anche nei momenti più difficili: un buon amico.
7 commenti:
...Accadono cose che sono come domande...passa un minuto...oppure anni...e poi la vita risponde...(Baricco)
Buona fortuna. E.
Non ce sta gniente da fa...
viva la figa
Ragazzi ho fatto un po di manutenzione al sito... ho messo le immagini piu' grandi. Se per qualcuno di voi il sito e' troppo lento a caricarsi, lasciate un commento.
Visto che qualcuno ha difficolta' a lasciare i commenti, vi spiego qual'e' l'errore piu' comune:
Non c'e' bisogno di registrarsi per lasciare un commento. Prima di cliccare sul bottone "Accedi e pubblica" bisogna cliccare su "Altro" (e' scritto proprio sotto il riquadro dove si scrive il commento) e, se si vuole, si puo scrivere il proprio nome nell'apposito campo.
P.S.: Se stai per lasciare un commento qui, sappi che e' buona cosa lasciare il commento sotto l'ultimo giorno che hai letto.
weeee che grande viaggio che state a fa..come vi invidio..siete the best!
ciao ragazzi siete grandi! vi seguo sempre!
non ci posso credere!!
.....anzi si!!
Saluti da Cix!!
commovente
Posta un commento