Addio Malesia... Welcome to Australia

Tornati dall'escursione sugli elefanti e al tempio Indu', decidiamo di partecipare a una cena a base di cibo malesiano e con uno spettacolo multietnico (malesia is truly asia). Mangiamo piu di un quintale di gamberi frechissimi (Scapacchio' ma zit-t quann ri ver!!). Tutti erano vestiti in modo elegante e si comportavano in maniera garbata. Noi, come al solito, sembravamo gli zingari... Ad un tratto hanno chiamato 5 donne e 5 uomini a salire sul palcoscenico per un'esibizione malese con loro. La presentatrice appare improvvisamente alle nostre spalle e ci invita a partecipare. Saliamo sul palco e mettiamo subito in mostra le nostre doti ballerine



Tra i ballerini si distingue nettamente un gaio pavone... Gia' ce lo immagginiamo nella curtiglia di Michele. Spavoneggiava in un modo divino e noi, atirati dal pavone, siamo risaliti sul palco per fargli i complimenti.

La sera usciamo e dopo aver messo in difficolta' il nostro portiere



che sembrava il maestro Miaghi, andiamo a dormire.

Il giorno seguente, l'ultimo giorno a Kuala Lumpur, ci svegliamo di buon ora. Andiamo a fare le ultime compere, e ci fermiamo a mangiare a un ristorante argentino dove vediamo Dio



Costringiamo la cameriera a prostrarsi ai suoi piedi. Mangiamo una bistecca argentina alta mezzo metro e ci beviamo una bottiglia di vino australiano... per iniziare ad ambientarci in anticipo. Usciamo dal ristorante con le cervelle arrevutate e una temperatura di 80 gradi... Andiamo a vedere la torre di KL e iniziamo a dare fastidio a tutti gli addetti





Facciamo qualche foto alla citta' dall'alto



e torniamo in albergo dove alle 6 arriva un taxi che ci pora all'aereoporto. Alle 9 partiamo e la mattina seguente arriviamo a Sydney alle 8, con tre ore di fuso. Cazzeggiamo un po nell'aereoporto e gia notiamo delle tipiche bellezze australiane... niente male!!!

Prendiamo un taxi libanese. Il libanese fa subito una battuta... Noi gli chiediamo com'e' il tempo a Sydney e lui risponde "come il governo Italiano"... Allora noi pensiamo... "Ca' ru tiemp fa schif... e' a cazzi suoi".

Arriviamo a casa e subito abbiamo un'accoglienza fantastica... Mamma Karen e' piu che ospitale, ha 60 anni e il marito e fuori per lavoro a Tokyo. Ha una chiacchiera... ma e' buono per il nostro inglese. Ha una casa molto bella







con una moquette bianca... alla quale staremo molto attenti... il giorno prima di andarcene gli lasceremo un bel ricordino (mai essere troppo ospitali...) e dei gatti bellissimi che proveremo a portarci in italia. A casa di Michele staranno sicuramente meglio...



La sera usciamo e andiamo con la figlia di Karen, Gina che dice di poterci trovare un lavoro. Anzi un altro po ci fa vestire per andare a lavorare... e noi subito la schifiamo. Neanche in Australia il lavoro ti fa stare quieto... Poi siamo andati con lei al bar Europa e poi all'Hotel Hilton per un aperitivo. Li' incontriamo nientepopodimenoche Cameron Diaz, Gina ha delle amiche molto bone, e noi con il nostro inglese da 39 parole cerchiamo di destreggiarci al meglio. Dopo ci porta a King Cross per una serata danzante. Li conosciamo due ebree molto friendly che non volevano ammettere che sono stati loro a uccidere Cristo. A fine seratta c'e' uscita pure un'ammoccata... dopo la Malesia ci eravamo dimenticati come si bacia una femmina.

Verso le 5 ci accompagna a casa (almeno ci prova) un tassista indiano che noi scambiamo per musulmano. Lui era contentissimo di questo scambio etnico, infatti quando arriviamo a casa gli chiediamo di farsi fare una foto, ma lui ci cazzea per un quarto d'ora. A testa acalata ce ne andiamo a dormire.

Stamattina ci siamo fatti un grande bagno in piscina...



e stasera ci aspetta una cena vietnamita a base di americani.

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