30 settembre 2006

un aborigena da soddisfare

Appena svegli, il primo pensiero e' la spada di Damocle: il visto scaduto di Cesidio. Andiamo all'ufficio immigrazioni e risolviamo la faccenda in mezz'ora, piu' facile del previsto. I nostri complimenti alla burocrazia australiana!

Nel pomeriggio giochiamo a calcio e ci destreggiamo con tocchi di classe e vinciamo per ben 7 a 0 contro dei bambini dai sette agli undici anni



Sul campo conosciamo un italiano, Riccardo, che ci invita ad esprimere le nostre doti nell'italian club di Darwin e ci consiglia di mangiare qualcosa al caffe' Sorriento gestito da napoletani. La sera torniamo a casa (Esplanade road) e ci facciamo una doccia di stramacchio in un ostello vicino "casa". Apparecchiamo su una tavola pubbblica e in segno di demarcazione del nostro territorio esibiamo la macchinetta del caffe', simbolo anche della nostra ospitaliata'.



Un'aborigena, notando la macchinetta del caffe' si arrazza alla nostra tavola. Beviamo vino e discutiamo sulle intolleranze razziali e scopriamo che un italiano (Toni Gagliano) ha dato tanto alle donne aborigene. Siamo rinomati anche agli aborigeni!!

Dopo facciamo una passeggiata sulla spiaggia con l'aborigena, che ci prende per Toni Gagliano, infatti all'improvviso si stende per terra e urla "rub my back" (che noi interpretiamo come "sfondami il culo"). Noi divertiti, la sfriguliamo con una mazza di legno.

Il giorno seguente grande festa per il compleanno di Cesidio. Cesi da gran signore offre una pastarella a Massimo al caffe Sorriento. La proprietaria e' una simpatica signora di Avellino, ma cio' che ci colpisce di piu' e' la nipote di Riccardo, Claudia una giovane insegnante di Italiano Greco e Latino, mezza italiana e mezza australiana ma con qualcosa di brasiliano.




E brav a Riccard!!

Verso le sei di sera ci alleniamo all'italian club con la squadra di Darwin. Sotto falso nome giochiamo contro la nazionale cantanti aborigeni che a colpi di Dijeridoo ci rifila un secco 2 a 0. Dopo la partita torniamo a casa, il caldo e' soffocante e noi troviamo refrigerio da Coles (un supermercato aperto 24 ore con aria condizionata a palla e una comoda panchina.

Alle 6 di mattina del 10 settembre accade un triste evento: subiamo lo sfratto da casa nostra (Esplanade Road). I rangers di Darwin ci spiegano che non si puo dormire nel van. Ci spostiamo a est, in una riserva naturale. Visitiamo una postazione militare di difesa risalente alla seconda guerra mondiale.



Godiamo del lago Alexander e ammiriamo il tramonto sulle rive del caldo Oceano Indiano.





cliccate qui per vedere dove ci troviamo, ora siamo a Darwin per ingrandire la mappa doppio clic.

Questa e` una "mappa" del tragitto percorso, i puntini rossi indicano le soste
effetuate.

1 commento:

Anonimo ha detto...

MA STEVEN A JUCA IN AFRICA!TUTTI NIR!