14 dicembre 2006

Pasquetta all'Isola di Pasqua



C'e' un detto: "Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi". Noi abbiamo frainteso e facciamo Natale all'isola di Pasqua.

Voliamo da Papeete con la LAN Chile, compagnia con un solo aereo e personale riciclato. Chi lavora nell'ufficio in citta' e´addetto anche al check in e a fare lo Steward. C´e´ da dire che il pranzo e´ ottimo, ma gli alcolici non sono compresi a differenza della Air Thaiti che ti fanno uscire di lato (manc´Gaetano Roxy Bar).

Arriviamo all´Isola di Pasqua alle 11 di mattina. Un navigatore Olandese Rogervan arrivo' qui' nella Pasqua del 1722. Questo navigatore noto' che gli abitanti erano chiatti chiatti (prosperi economicamente). Dopo solo 50 anni arrivo´il solito James Cook che invece trovo´gli abitanti sic sic (deperiti), forse in seguito a una lotta interna tra tribu´.



Subito ci destreggiamo con il nostro spagnuolo perfecto. Montiamo la carpa (tenda) e andiamo al supermercado per comprare la cucozzas(zucca). La sera conosciamo due simpatici cileni: Erika e Omar. I nomi fanno un po' paura.



Il giorno dopo fittiamo un motorino e andiamo a vedere i mammuozz (le statue Maoi).



La storia rocconta che gli isolani costruirono queste statue sperando nell'aiuto degli dei per trovare un altro posto abitato. Infatti quest´isola e' uno dei posti piu' isolati al mondo(3700 km di oceano la separano dal piu vicino centro abitato).



Visitiamo la zona del Ranu Raraku dove ci sono 15 Maoi in fila, distrutti nel 1960 da uno Tsunami, sono stati ricostruiti nel 1990 da un gruppo di archeologi giapponesi, gli stessi che hanno addirizzato la Torre di Pisa (ma nun s putevn fa i cazzi lor!?).

Saliamo sul vulcano Ranu Raraku da dove venivano scolpite le statue. Nel cratere c'e' un lago.



Dopo andiamo al Rapa Nui National Park dove c'e' il mammuozzo con gli occhi di papero guardiano come direbbe Michele il cappellaio matto.



Prima di restituire il motorino, a causa dell'alta velocita' perdiamo la ruota posteriore.



La mattina partiamo per Santiago e all' aeroporto Massimo chiede a Cesidio: «Ma tu hai pagato il campeggio?»
Cesidio rispond:«pensavo che avevi pagato tu!!» cosi' lasciamo l'isola tra le iasteme dei Maoi.

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